I ricci di mare sono organismi invertebrati, appartenenti alla classe Echinoidea, caratterizzati da un guscio duro dalla forma arrotondata e dalla presenza su di esso di più di un migliaio di aculei. Oltre ad una ovvia funzione di difesa da eventuali predatori gli aculei, grazie al loro lento movimento, permettono all’animale di spostarsi lungo il fondale marino in cerca di cibo e protezione.
Ne esistono circa 950 tipologie differenti nel mondo ma tutte prediligono scogli e fondali rocciosi, generalmente in zone profonde e poco illuminate dalla luce del sole. I ricci di mare sono prevalentemente erbivori ma alcune tipologie si nutrono anche di alcune sostanze organiche depositate sui fondali come ad esempio conchiglie, piccoli sassi, spugne o altri animali marini.
La loro colorazione varia in base al sesso, solitamente infatti, gli esemplari maschi sono solo di colore nero, mentre le femmine sono prevalentemente di colore viola, marrone, rosso, verde ma anche rosa e blu. La presenza di questi esemplari è il segnale naturale della pulizia delle acque: essi infatti tendono a fuggire da ambienti inquinati preferendo invece aree incontaminate.
Ne esistono circa 950 tipologie differenti nel mondo ma tutte prediligono scogli e fondali rocciosi, generalmente in zone profonde e poco illuminate dalla luce del sole. I ricci di mare sono prevalentemente erbivori ma alcune tipologie si nutrono anche di alcune sostanze organiche depositate sui fondali come ad esempio conchiglie, piccoli sassi, spugne o altri animali marini.
La loro colorazione varia in base al sesso, solitamente infatti, gli esemplari maschi sono solo di colore nero, mentre le femmine sono prevalentemente di colore viola, marrone, rosso, verde ma anche rosa e blu. La presenza di questi esemplari è il segnale naturale della pulizia delle acque: essi infatti tendono a fuggire da ambienti inquinati preferendo invece aree incontaminate.
È fatto assoluto divieto di prelievo, raccolta, detenzione, trasporto, sbarco e commercializzazione di ricci di mare durante il periodo di fermo biologico e per tutti i pescatori amatoriali non in possesso di un regolare permesso. Le sanzioni amministrative, come da ordinanza, potranno variare dai 2.000 ai 12.000 euro.